Per rendere il pianeta più pulito e combattere la piaga dellinquinamento, non basta solo ridurre lutilizzo della plastica, riciclare nel modo corretto ed evitare gli sprechi: la maggiore causa di smog proviene infatti dalle automobili, specialmente se parliamo di grandi metropoli come Roma, Milano o Napoli. Per attenuare il problema sono state introdotte soluzione come il blocco alla circolazione ed ecco che le classi di emologazione ecologica delle auto sono diventate improvvisamente sempre più complesse. Attualmente è il cosiddetto Euro 6 la categoria più avanzata e lunico lasciapassare per la libera circolazione nelle grandi e piccole città. Non tutti sanno, però, che la classe Euro 6 è sua volta composta da 5 diverse classi che, dal punto di vista normativo, fanno riferimento a differenti regolamenti UE, via via sempre più severi. Nel dettaglio le cinque classi sono: 1.EU6a; 2.EU6b; 3.EU6c; 4.EU6d-temp; 5.EU6d.?Il caos è iniziato il primo settembre del 2017 quando è entrata in vigore la famosa Euro 6c: da quel giorno è apparso chiaro che nellambito della massima categoria green cerano “fratelli ricchi e fratelli poveri”, con la possibilità per i comuni di bloccare le versioni precendenti. Poi cè stata unulteruire evoluzione, con la versione Euro 6d che prevede di fatto due fasi di entrata in vigore: la prima, temporanea (temp), obbligatoria dal settembre 2019, e la seconda, definitiva (immatricolazione nuove auto EU6d dal 01/01/2021).??Il punto è: i comuni bloccheranno le prime tre categorie di Euro 6 lasciando libere solo le ultime? Per ora non è ancora mai successo – salvo la follia del comune di Roma che facendo di ogni erba un fascio ha bloccato tutte le Euro 6 se diesel – ma da alcune indiscrezioni appare chiaro che sarà questa la strada seguita delle diverse municipalità italiane (ma senza distinzione fra benzina e diesel perché illeggittima) almeno nelle giornate di blocco totale alla circolazione.??Blocchi o no una cosa è certa: le auto di non freschissima omologazione perdono valore più velocemente. Quindi attenzione allacquisto di unauto nuova, soprattutto se si tratta di una vetture a Km0. Verificare con cura se la dicutura riportata sulla carta di circolazione è quella che si sta cercando e, in alternativa, consultare direttamente il sito del Portale dellAutomobilistadove – inserendo la targa – si ha in tempo reale il tipo di “Euro” della propria auto.